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Ponte San Pietro è un paese per vecchi ma non per ciclisti

E sì che ci abito da 45 anni.
Uno cerca di fare attività sportiva per buttare giù i chili di troppo, corre corre corre e a volte pedala. Sempre nelle stesse strade del paesello, o meglio, città: Ponte San Pietro — detta anche la piccola Parigi dell'Isola Bergamasca.

Credevo di conoscere ogni singolo tombino, ogni singolo ciottolo, ogni singola cacca di cane spiaccicata.

Poi, un giorno a caso, mille volte sullo stesso rettilineo, noto questo:

Guardate bene, la ciclabile svapora esattamente dove inizia Ponte San Pietro
Guardate bene, la ciclabile svapora esattamente dove inizia Ponte San Pietro

Come un Fosso di Helm, come un coito interrotto. Il cartello "PONTE SAN PIETRO" (stranamente scritto in italiano, che qui abbiamo l'usanza di scriverlo in orobico stretto per fare capire che ce l'abbiamo duro) indica a tutti i ciclomuniti che in questa landa non si pedala, qui si parcheggia.

Allora mi sono chiesto: la mia ridente cittadina quanti chilometri di piste ciclabili ha? Dieci? Cinquanta? Quante ne posso effettivamente correre o pedalare?

E se un tardigrado come me si sveglia la mattina con questa domanda esistenziale, dove si procura la risposta?

La prima idea era stata di chiedere al nuovissimo Sindaco della città, Matteo Macoli, fresco di nomina, uno che ha fatto tutta la campagna elettorale sulla bicicletta (non scherzo):

Fatti, non parole!
Fatti, non parole!

Chi meglio di lui? Però ecco, magari ha qualche impegno, preferisco tenermi il jolly del Sindaco per altre urgenze.

Ho preferito quindi ripiegare sui vari siti regionali, scoprendo che nel PGT — Piano del Governo del Territorio c'è la rete della mobilità comunale, una mappetta in PDF contenente tutte le piste ciclabili della città.

BINGO! Invece no, mappa aggiornata a Luglio 2014, tra l'altro tutta scassata.

Mesto chiedo quindi all'Ufficio Tecnico del mio Comune. Efficientemente l'architetto dopo meno di 12 ore mi risponde dando qualche dritta per ottenere il file aggiornato a Settembre 2020! (Grazie Arch. Mostosi, ho apprezzato davvero).

A noi ci interessano le strade segnate in giallo, che non si vedono perché corte e gialle
A noi ci interessano le strade segnate in giallo, che non si vedono perché corte e gialle

Uhm, nel file la "rete ciclabile esistente" segnata in giallino sembra davvero miserrima ma armandomi di file Excel e di Gmaps Pedometer voglio davvero calcolare quanti chilometri di ciclabili abbiamo a Ponte San Pietro.

Lo so, non state nella pelle: la risposta è 3 chilometri lineari.

3 chilometri? Ma che davero davero? 11453 abitanti si litigano 3 miserabili e merdosissimi chilometri di ciclabile?

SPOILER: no, sono molto ma molto meno.

Le ciclabili sono "un percorso protetto o comunque riservato alle biciclette, dove il traffico motorizzato è generalmente escluso", segnalato da appositi cartelli e/o pittogrammi:

Un attraversamento ciclabile a Berlino, grazie Wikipedia
Un attraversamento ciclabile a Berlino, grazie Wikipedia

A Ponte San Pietro nel magico file ci sono finite dentro un sacco di stradine con il marciapiede a livello strada  —  dove per "marciapiede" si intende che c'è solo la presenza del pittogramma del pedone.

Il confronto con la foto precedente è impietoso, ma oh, era Berlino!
Il confronto con la foto precedente è impietoso, ma oh, era Berlino!

Una pista ciclabile monodirezionale necessita di una larghezza di almeno 1,50 metri. Se il percorso è promiscuo, la larghezza deve essere incrementata. E sarebbe cosa buona giusta se ci fosse un cartello tipo questi qui:

Però ecco, se ci sono questi cartelli è più facile
Però ecco, se ci sono questi cartelli è più facile

Ora, noi maschietti ci diamo spesso di centimetro e possiamo disquisire giorni e giorni su cosa è una pista ciclabile o no, ma è un dato incontrovertibile e incontestabile che una città come la nostra abbia individuato in un documento ufficiale solo 3 chilometri di percorsi sicuri e di questi solo 500 metri (CINQUECENTOMETRI) segnalati con cartelli e pittogrammi a due ruote.

Non è possibile che il quartiere Briolo (dove c'è Aruba che paga cash bling bling) abbia 0,28 chilometri, Ponte Centro 0,05 chilometri (la Passerella, dove i rider della pizza o dello spaccio fanno le penne con le moto tra pensionati e gatti), quartiere Clinica con 1,50 chilometri, Locate con 1,31 chilometri e il Villaggio Santa Maria con ZERO chilometri.

Se invece prendiamo le "vere" piste ciclabili dove poter sfrecciare con la Graziella le vie sono solo 2: Via Meucci con 0,28 chilometri (Briolo) e Via Berizzi con 0,08 chilometri (Clinica).

Personalmente ho individuato altre 2 strade con segnaletica, ma che stranamente non risultano nel file della mobilità comunale, e sono: Passerella con 0,05 chilometri (Centro) e Via Forlanini con 0,17 chilometri (Clinica).

Esempio di segnaletica, in caso servisse
Esempio di segnaletica, in caso servisse

L'itinerario ciclabile del Nord-Ovest

Da un po' di anni in zona Passerella ci sono degli enormi cartelli informativi sulla "Laghi Nord-Ovest", con un dettagliato itinerario ciclabile di 21 chilometri tra Calusco d'Adda e e Mozzo, pensato e strutturato da BGCLO, inserito in un ben più ampio percorso di 68 chilometri da Sarnico a Calusco d'Adda.

Concentriamo la nostra attenzione sulla riga rossa e continua vicino al pallino
Concentriamo la nostra attenzione sulla riga rossa e continua vicino al pallino

Questa visionaria ciclovia passa ovviamente anche per Ponte San Pietro e nella frazione di Locate Bergamasco, e l'unico punto ciclabile in sicurezza del nostro bel paese (ops, città) segnato sul cartello informativo è proprio la Passerella, i soliti 50 miseri metri — dove, giurin giuretta, sfrecciano motocicli di giorno e di notte per evitare il traffico del centro storico.

Gli unici 500 metri di ciclabile.. utilizzati dagli scooter
Gli unici 50 metri di ciclabile.. utilizzati dagli scooter

Ricapitolando il ricapitolabile

Ho snocciolato numeri che fanno girare la testa, eh? Segniamocene solo due: 3,22 chilometri di ciclabili dichiarate (o individuate dal sottoscritto ma non presenti nella documentazione ufficiale) di cui 0,58 chilometri di ciclabili vere e proprie con cartelli o segnaletica appropriata. Tutto qui.

Ma ora abbiamo un sindaco ggiovane che gira in bicicletta e che ha ben cinque anni per provare a cambiare tutto questo: vediamo tra cinque anni se è davvero cambiato qualcosa, nel dubbio all'internet non costa nulla tenere qui questi dati.

Ah, se avete correzioni, domande, dubbi: luciano@blini.it