La rivoluzione digitale ha introdotto cambiamenti fondamentali nella costruzione e gestione degli archivi. La pubblicazione è diventata un processo fluido, nel quale il lavoro è fatto e rifatto dagli autori e dai lettori, con continui aggiustamenti. I contenuti digitali così come appaiono istantaneamente, altrettanto istantaneamente possono scomparire in ogni momento. I nuovi archivi per chi preservano? Non solo per gli storici del futuro. L'esperimento condotto da Schnapp sui dati emersi dal disastro di Fukushima dimostra la possibilità di pensare un archivio centrato non sui documenti, ma sugli utenti, attraverso la produzione e pubblicazione collaborativa di progetti multimediali complessi. Le nuove tecnologie generano impatti anche su biblioteche e musei, innovando profondamente la fruizione della cultura attraverso pratiche partecipative.